L’uomo, la bestia e la virtù

di Luigi Pirandello

26

Novembre
Di:
Luigi Pirandello
Regia:
Alberto Oliva
Con:
Mino Manni
Rossella Rapisarda
Andrea Carabelli
Gianna Coletti
Riccardo Magherini
Produzione:
Teatro de Gli Incamminati

L’uomo, la Bestia e la virtù è una commedia esilarante e atroce che, sotto l’apparente leggerezza, diventa una farsa tragica che irride i valori morali e religiosi di una umanità ipocrita.
Le “Virtù” di Pirandello sono maschere, attrazione e repulsione degli esseri umani, modelli stereotipi cui i personaggi aderiscono con diversi gradi di consapevolezza, valori verso cui tendono, ma anche spauracchi da cui fuggono. La “Bestia” e “l’Uomo” sono etichette, facili da appiccicare addosso agli altri, ma difficili da ammettere su stessi.
L’Uomo è il “trasparente” professor Paolino, che ha una doppia vita: è l’amante della signora Perella – la Virtù – moglie trascurata del Capitano Perella – la Bestia – ufficiale di marina che torna raramente a casa. Il Capitano, infatti, ha un’altra donna a Napoli e, usando ogni pretesto, evita di avere rapporti fisici con la moglie le rare volte in cui torna a trovarla. La vicenda inizia con signora Perella che rimane incinta del professor Paolino, creando una situazione di grande pericolo per il mantenimento della facciata virtuosa che nasconde la tresca adulterina che va avanti da molto tempo. Il professore è costretto ad adoperarsi per gettare la sua amante fra le braccia del marito facendogli poi credere che sia lui il padre del nascituro. Il caso è drammatico, perché il Capitano Perella si fermerà in casa una sola notte e poi resterà lontano almeno altri due mesi. Torte afrodisiache ed espedienti di ogni sorta condiscono la commedia, a soccorso della signora Perella che metterà in mostra “i tesori” di grazia e bellezza tenuti “gelosamente e santamente” custoditi. Si truccherà addirittura da “baldracca” per attizzare nuovamente il marito restio agli obblighi coniugali e far passare suo figlio per figlio legittimo del Capitano Perella e della moglie.
La scelta di questa opera punta a valorizzare il tema della Maschera, tanto caro a Pirandello e al percorso che I Demoni Alberto Oliva e Mino Manni stano portando avanti in questi anni, rileggendo in chiave contemporanea i classici della letteratura e del teatro. Freschi del successo del loro adattamento de “Il fu Mattia Pascal”, tornano a Pirandello con una commedia di cui ricorre il centenario dalla prima rappresentazione e che ha sempre costituito un banco di prova per grandi interpreti.

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