La nostra storia

“…si chiama Gli Incamminati, è una cooperativa che prende il nome da una celebre accademia d’arte del Seicento bolognese. Ma non è il richiamo a quei pittori a interessarci quanto l’indicazione programmatica contenuta nel sostantivo: di uomini in cammino verso la fondazione di una forma teatrale dell’oggi”
Giovanni Testori, 29 ottobre 1983

La Società Cooperativa del Teatro de Gli Incamminati nasce a Milano, nel luglio del 1983, e muove i suoi primi passi in risposta ad una vocazione del tutto particolare: quella di produrre, sostenere e rappresentare l’opera di Giovanni Testori. I suoi compagni di cammino in questa avventura sono i ragazzi che dal 1978 in avanti insieme a lui si erano già resi promotori e protagonisti di veri e propri ‘avvenimenti’ teatrali, replicati lungo tutta la penisola italiana (si ricorda, su tutti, Interrogatorio a Maria, del 1979, diretto da un allora ventitreenne Emanuele Banterle, e Factum Est, due anni più tardi). L’azione degli Incamminati rappresenta fin da subito una novità d’eccellenza: un anno dopo la fondazione della compagnia avviene l’incontro di Testori con Franco Branciaroli, che diviene l’interprete principale dei suoi lavori e che ne eredita la direzione, affiancato dallo stesso Banterle. Memorabile, nel 1988, è la rappresentazione del monologo In Exitu, con Branciaroli nei panni di un ragazzo che muore di overdose nei bagni della Stazione Centrale di Milano.

Dopo la morte di Testori, nel 1993, Banterle e Branciaroli conducono la compagnia fino a portarla ai vertici del teatro italiano, con produzioni importanti come Medea (regia di L. Ronconi) e Vita di Galileo.

Molti registi si sono alternati nel coordinamento degli spettacoli, ma la guida (e spesso la stessa regia) è rimasta nelle mani del grande attore, secondo il pensiero di Testori che vide sempre la voce-corpo dell’attore come mediatrice e insieme vittima sacrificale dell’azione sacra del Teatro.
Quarant’anni di storia hanno maturato la coscienza di una responsabilità rispetto alle urgenze del presente e il bisogno di rinnovarsi continuamente
. Non solo il panorama teatrale, ma l’intero contesto in cui esso si colloca e agisce hanno conosciuto cambiamenti radicali, che hanno richiesto una costante ridefinizione della propria natura e vocazione.

Il lavoro degli Incamminati, pur trasformandosi nel tempo, continua a fare perno intorno alla figura di Branciaroli (soprattutto dopo la scomparsa prematura di Banterle, nel 2011) e a crescere assumendo sempre maggior rilievo. Nel 2022 ha ricevuto il riconoscimento come Centro di Produzione Teatrale dal Ministero della Cultura, a conferma della qualità di un progetto artistico svolto in quarant’anni di attività, garantendo ulteriormente la stabilità di una compagine strutturale dinamica e prolifera.

I Fondatori:

Fondatore Teatro de Gli Incamminati
Fondatore Teatro de Gli Incamminati
Fondatore Teatro de Gli Incamminati

“Nel cammino di una compagnia teatrale – che non ha un “bene culturale” già fissato da difendere, poiché il suo “bene culturale” coincide con il suo stesso dna, e il dna si palesa nel tempo e nel cambiamento – i sacrifici sono sempre belli e luminosi. Nella storia degli Incamminati, come detto, c’è stata una consegna ed è in ordine a quella consegna che i sacrifici hanno acquistato senso, ragionevolezza e bellezza.

C’è chi si batte per un bene proprio, per un proprio pensiero, per una propria idea – insomma, per una sua proprietà. Il patrimonio degli Incamminati, viceversa, sta tutto in qualcosa che non appartiene loro, in qualcosa che hanno ricevuto in eredità, in qualcosa che viene da lontano.

Tutto quello che cercano di dire è qualcosa che hanno a loro volta imparato.

Ma proprio questo li rende particolarmente incontrollabili, difficili da addomesticare, poco omologabili. Il loro lavoro non si presenta con i tratti rassicuranti di uno stile definito, di un gusto, di una poetica, ma con quelli – più difficili – di un amore che, per esistere, ha bisogno di un “sì” quotidiano”.

Tratto da “Trenta volte Incamminati” di Luca Doninelli, Communitas, 2011.